Zona arancione, i prodotti dal campo alla tavola. Ok a spostamenti per coltivare i terreni

Sono 96 (e altre si stanno aggiungendo) le imprese agricole iscritte a CIA Liguria che hanno aderito a questa iniziativa nazionale di CIA Agricoltori Italiani per consentire a tutti, anche in questo momento di grande emergenza per il Paese, di acquistare e consumare i prodotti genuini della terra.

Basta cliccare al link https://iprodottidalcampoallatavola.cia.it/home-page/liguria e si trova l'elenco, suddiviso per provincia,  delle aziende disponibili ad effettuare la vendita con consegna a domicilio non solo dei prodotti freschi, ma anche di piatti pronti preparati dagli Agrichef delle aziende agrituristiche, fiori recisi ed in vaso, piantine aromatiche e piante ornamentali per abbellire e colorare le case ed i balconi.

"È con questo spirito che le donne, i giovani e tutte le aziende agricole associate a Cia stanno consentendo, soprattutto ad anziani e soggetti a rischio, di non privarsi dei prodotti tipici del territorio, frutto del lavoro incessante degli agricoltori liguri – sottolinea Aldo Alberto, presidente di CIA Liguria -. Una formula a Km. 0 ormai operativa da mesi che permette di creare un servizio ancor più importante in un momento di chiusura di bar e ristoranti, di dare ulteriori garanzie alle fasce più a rischio durante la pandemia e parallelamente sostenere l'economia agricola ligure".

Una procedura di prenotazione che guarda con attenzione alla sicurezza dei consumatori. Occorre infatti  concordare  una "parola d'ordine" da utilizzare alla consegna dei prodotti. E aprire la porta di casa per la consegna e il pagamento dei prodotti richiesti, solo dopo averla sentita ripetere al momento della consegna.

Inoltre è di oggi la conferma sul  via libera agli spostamenti agli agricoltori per passione, che potranno coltivare appezzamenti di terreno pubblici o privati, per garantirsi cibo genuino e trascorrere un pò di tempo all’aria aperta.

“E' consentito, anche al di fuori del Comune ovvero della Regione di residenza, lo svolgimento di attività lavorativa su superfici agricole, anche di limitate dimensioni, adibite alle produzioni per autoconsumo, non adiacenti a prima od altra abitazione. La cura dei terreni ai fini di autoproduzione, anche personale e non commerciale, integra il presupposto delle esigenze lavorative, contemplato per le zone “arancioni” e “rosse” dagli artt. 2 comma 4 lett. a), e 3, comma 4, lett. a), del DPCM 3 novembre 2020. Quindi la coltivazione del terreno per uso agricolo e l’attività diretta alla produzione per autoconsumo (quale ad esempio quella di raccolta delle olive, conferimento al frantoio e successiva spremitura) sono consentite, a condizione che il soggetto interessato attesti, con autodichiarazione completa di tutte le necessarie indicazioni per la relativa verifica, il possesso di tale superficie agricola produttiva e che essa sia effettivamente adibita ai predetti fini, con indicazione del percorso più breve per il raggiungimento del sito".