Vini ma non solo, nel savonese spazio alle bollicine e agli spumanti

Non solo il Vermentino, il Pigato, l'Albarola, in Liguria e nel savonese cresce la produzione di "bollicine": gli spumanti, infatti, stanno acquisendo quote sempre maggiori nelle aziende vitivinicole del nostro ponente, con le loro carattestiche organolettiche e di assoluta qualità per il consumatore.

Tra gli esempi citati nelle guide e negli itinerari del gusto quello dell'azienda "Durin" di Ortovero e la "Bàsura Obscura": prodotto con le uve del vitigno Pigato raccolte nella Valle Arroscia, la sua affermazione è legata ad un progetto che coinvolge la Soprintendenza ai Beni Archeologici della Liguria e il comune di Toirano. Infatti, l'affinamento di questo spumante avviene nelle grotte di Toirano.

Vino dal perlage fine e persistente - racconta la sua scheda tecnica -. Le bollicine che accarezzano il palato esaltano la finezza e l’eleganza del vino. Il colore è giallo paglierino. L’odore richiama un aroma intenso di mandorla e frutta candita con fragranze di fiori bianchi. Piacevole nota di vaniglia. Nitidi i sentori di lieviti che richiamano la crosta di pane appena sfornato. Il sapore è sapido e delicato allo stesso tempo, con ottimo equilibrio tra delicatezza e persistenza.

L’idea nasce nel 2007, nel tentativo di trovare un posto tranquillo, fresco e con umidità costante in cui far maturare questi vini.

Nelle grotte, luogo di grande attrazione turistica oltre che cantina perfetta (umidità al 90%, temperatura costante di 15 gradi, ambiente buio, silenzioso e privo di vibrazioni), dal 2011 maturano in apposite casse i tre spumanti Bàsura che prendono nome dalla leggendaria strega cui è dedicata una delle grotte: sono il Bàsura Obscura, il Bàsura Riunda e il Bàsura Rosa, spumanti brut dal metodo classico nati da vitigni autoctoni, in una sintesi unica e speciale tra vino, archeologia e cultura.