Risorse all'Istituto Regionale per la Floricoltura. Olivicoltura ok con zona arancione

La Giunta regionale, su proposta del vicepresidente e assessore all'Agricoltura Alessandro Piana, ha stanziato 170mila euro a favore dell'Istituto Regionale per la Floricoltura per potenziare il sistema di monitoraggio e accertamento fitosanitario.

"Proseguire nel percorso di potenziamento delle capacità di ricerca e localizzazione degli organismi nocivi, migliorare le capacità diagnostiche fitosanitarie, non solo mantenendo le reti di monitoraggio esistenti ma attivandone di nuove, definire e applicare adeguati protocolli di profilassi e di lotta è un obiettivo prioritario e strategico - spiega il vicepresidente Piana –. Il punto è non solo quello di proteggere l'ambiente ligure, ma di tutelare un settore, quello florovivaistico, di importanza nodale per l'economia della nostra regione. In particolare – precisa – l'oggetto dell'iniziativa è proprio il 'potenziamento della rete di monitoraggio degli organismi regolamentati e dei relativi accertamenti diagnostici'. Con questo investimento andiamo a prevenire rischi fitosanitari in cui la Liguria potrebbe incorrere a causa dei diversi traffici di prodotti vegetali, proprio in considerazione del fatto che la Liguria sia un importante crocevia di traffici di prodotti vegetali per vie delle importazioni e delle esportazioni, un fatto che comporta un notevole rischio a causa dell'introduzione di specie esotiche invasive sia per le produzioni agricole che per il verde pubblico".

"Il lavoro dell'Istituto regionale per la Floricoltura – aggiunge Piana – è di grandissima importanza per la salvaguardia del contesto ligure. Lo stanziamento di oggi è solo l'ultimo capitolo di una collaborazione intensa contro le specie estranee e le patologie delle piante, che ha dato risultati importanti e che vogliamo prosegua in questa direzione".

Ed è di oggi   un'altra comunicazione del vicepresidente e assessore all'Agricoltura Alessandro Piana, alla luce della nuova ordinanza firmata nella giornata di ieri dal ministro della Salute Roberto Speranza che ha ricompreso la Liguria nelle regioni "arancioni", quelle a criticità medio-alta sul fronte dell'epidemia da Covid 19: "Gli olivicoltori liguri, nonostante il passaggio della Liguria in fascia arancione a partire dalla mezzanotte di oggi, potranno continuare a svolgere la propria attività all'interno del territorio regionale".

"Chi si dedica alla coltura delle olive, anche a livello hobbistico – prosegue il vicepresidente – potrà inoltre recarsi ai frantoi per produrre olio dal proprio raccolto. Questo vale anche per i proprietari di orti, per chi non detiene partita Iva o non svolge attività agricola a titolo principale. L'olio è un bene di prima necessità – conclude - e, come tutti i generi alimentari, deperibile, pertanto come tale deve essere tutelato così come chi lavora in questo settore cardine per l'economia della nostra regione".