Le recenti tragedie accadute nelle Marche allarmano gli agricoltori della piana albenganese che chiedono interventi urgenti di pulizia del Centa dalla vegetazione infestante e degli altri principali rii, fossi e canali di competenza comunale.
Gli agricoltori richiedono inoltre di conoscere se vi siano in progettazione interventi di asporto del materiale litoide sovra alluvionale che determina fuoruscite di acque del fiume Centa verso le limitrofe campagne e strade in diversi punti con allagamenti e ricorrenti danni alle coltivazioni.
La scrivente Confederazione ha più volte rappresentato questa esigenza ed è disponibile a sostenere l’iniziativa dell’amministrazione comunale per progetti di ri-utilizzo a fini di ripascimento delle coste.
Conosciamo gli ostacoli normativi che incontra questa modalità, le complessità e le lungaggini che comporta attivare questi progetti, che comunque la legge non vieta. Ma considerato che il buon senso suggerisce di procedere verso il risparmio di costi pubblici e che questi progetti avrebbero duplici obiettivi ambientali sul territorio comunale dove risolverebbero diverse emergenze, incoraggiamo l’amministrazione ad avviarli.
Riteniamo utile che l’amministrazione faccia pervenire alle associazioni agricole un aggiornamento circa la programmazione degli interventi di pulizia in corso, anche minimi, e di quelli programmati per i prossimi mesi o di altri per i quali vi siano progetti in corso di finanziamento, anche allo scopo di rassicurare eventualmente gli agricoltori albenganesi.
Così come siamo disponibili a collaborare divulgando eventuali ordinanze sindacali di obbligo alla pulizia di fossi e canali di competenza dei frontisti.
Inoltre, sollecitiamo una ripresa degli approfondimenti sulla fattibilità operativa di un Consorzio di Bonifica allo scopo di capire la sostenibilità dell’attivazione di questo importante strumento, unico soggetto giuridico titolato a partecipare ai nuovi bandi di finanziamenti come sul PNRR, ad esempio.
Il presidente Sandro Gagliolo