Psr per agriturismi, CIA Savona: "Ora i bandi per giovani e investimenti"

"Bene la nuova apertura del PSR per gli agriturismi. Ricordiamo anche gli impegni presi da Regione al Tavolo Verde per la apertura dei bandi a pacchetto 6.1 (premio giovani) e 4.1 (investimenti), rivolti esclusivamente ai giovani agricoltori e non ancora effettuata".

Così CIA Savona sull'annuncio da parte della Regione Liguria del bando da 3 milioni di euro per le domande di sostegno e pagamento a valere sulla misura 6.4 del vigente Programma di Sviluppo Rurale, dedicata agli "Investimenti nella creazione e nello sviluppo di attività extra-agricole".

"Occorre evitare che le aziende che hanno aperto nell'ultimo biennio non possano utilizzare questi importanti finanziamenti del periodo 2021- 2022".

"Siamo preoccupati per le condizioni deficitarie di personale negli Ispettorati Agrari, che comporta tempi troppo lunghi nelle istruttorie e nelle risposte alle domande di aziende ed enti sul PSR".

"Per questo sollecitiamo la Regione ad un piano di azione concordato con le associazioni di categoria per il superamento del disservizio e dare piena attuazione alle opportunità offerte dal PSR".

Con il via al bando sostegno a: diversificazione delle attività, agriturismi, fattorie didattiche e interventi di agricoltura sociale. L'obiettivo è quello di sostenere la redditività delle aziende e rinsaldare l'occupazione del comparto. Nel dettaglio 2.7 milioni sono destinati alle attività agrituristiche, a supporto di un settore messo a dura prova dalla pandemia, e 300 mila sono destinate all'agricoltura sociale, in aggiunta alle misure aperte precedentemente.

Le domande potranno essere presentate a partire dalle ore 12 del 25 maggio sino alle ore 12 del 25 luglio; tra i criteri di selezione si ricordano gli investimenti che creano nuovi posti di lavoro, l'età del beneficiario con maggiore punteggio per gli under 25, gli investimenti in aree svantaggiate, il rapporto tra costi e benefici e la creazione di nuove attività extra-agricole all'interno delle aziende in aggiunta a quelle già esistenti. Il contributo può arrivare fino a 200 mila euro per beneficiario ed è pari al 50% della spesa ammessa.

Tra gli investimenti ammissibili rientrano gli adeguamenti edilizi di beni immobili, l'acquisto o leasing di nuovi macchinari o attrezzature, la realizzazione di laboratori o percorsi didattici e l'acquisto di programmi informatici.