Petizione sui danni dei cinghiali: prosegue la raccolta firme

Continua nel savonese la raccolta di firme a sostegno della petizione di Cia Liguria per cambiare la legge regionale e dare una soluzione definitiva e più adeguata al rimborso per i danni da cinghiali e da ungulati, oltre alla necessità di un piano per arginare la presenza della fauna selvatica.

Ad ora, esclusa la piattaforma su change.org dove si può firmare la petizione su base regionale, nel savonese sono state raccolte 420 firme nei vari uffici provinciali.

Proseguono anche le segnalazioni delle imprese della provincia di Savona sui continui danni provocati dalle incursioni degli animali selvatici, un fenomeno in progressivo aumento e non solo nelle zone dell’entroterra: negli ultimi giorni CIA Savona ha raccolto una decina di segnalazioni. 

Dopo l’iniziativa del 26 ottobre scorso, con gli agricoltori scesi in piazza per lanciare la raccolta firme, CIA Savona continua nella sua azione di pressing e sensibilizzazione: l’obiettivo è quello di coinvolgere sempre di più cittadini e istituzioni rispetto a quella che ormai è considerata una vera e propria emergenza.

CIA Savona rinnova l’invito ai sindaci e ai Comuni del savonese a sostenere l’iniziativa anche con ordini del giorno sul tema dei danni provocati dai cinghiali. 

La petizione punta a garantire rimborsi giusti per i danni subiti dagli agricoltori e una seria azione di controllo degli animali selvatici a tutela del territorio e della incolumità pubblica, preservando l’attività e il lavoro degli agricoltori. 

Oltre che negli uffici Cia Savona, ecco i link per firmare la petizione: https://www.change.org/p/presidente-regione-liguria-basta-cinghiali - https://chng.it/PwRRxtL7RB

“Un sistema strutturale di controllo e limitazione di lungo periodo per arginare l’aumento di cinghiali e ungulati sul territorio ligure e savonese, fonte di continui danni e disagi alle produzioni agricole” hanno ribadito il presidente provinciale Cia Savona Mirco Mastroianni e il direttore Osvaldo Geddo.

“A rischio un settore chiave come quello agroalimentare, con produzioni e coltivazioni spesso rovinate in maniera irreparabile, senza contare i danneggiamenti alle strutture delle imprese agricole”. 

“E’ necessario un nuovo piano straordinario di controllo e riduzione della pressione della fauna selvatica in grado di agire su più fronti: dalle difese passive, alla diffusione della gabbie di cattura, alle battute di selezione fino alla messa in atto di azioni di riduzione della capacità riproduttiva”.  

“La modifica della legge regionale ha quindi il duplice scopo di una revisione sostanziale del sistema risarcitorio e al tempo stesso definire un efficace piano faunistico per una stabile coesistenza fra attività agricole, protezione ambientale e incremento della biodiversità”.