Peste suina: “Ristori e stop alle restrizioni, aziende e agriturismi attendono risposte concrete”

La fine dell’emergenza Covid e l’allentamento delle misure restrittive aprono scenari di vero rilancio per le strutture agrituristiche presenti nel savonese, già al lavoro per i ponti di Pasqua e primavera. Il turismo green rappresenta una componente del mercato turistico sempre più in ascesa, ma il flusso di presenze e arrivi deve affrontare non solo le incertezze legate alla guerra, ma anche la difficile situazione e impatto per il nostro entroterra legato alla peste suina.

Nonostante la pandemia e le sue conseguenze (con perdite di fatturato) il settore ha tenuto, ma serve ancora molto per ritornare ai livelli pre-Covid: è chiaro che se gli effetti derivanti dalla crisi energetica e dall’aumento dei costi gestionali si protrarranno ancora, è indispensabile almeno arginare veramente l’emergenza sanitaria causata dai cinghiali e dalla fauna selvatica.

Per i vertici provinciali CIA Savona la priorità immediata è il restringimento delle aree originariamente delimitate dall’ordinanza ministeriale, con l’esclusione dei comuni del savonese nei quali non è mai stata rinvenuta alcuna carcassa infetta: “La rimodulazione delle attuali regole per consentire una fruizione più ampia possibile del nostro entroterra, dei suoi sentieri e delle sue bellezze naturalistiche e paesaggistiche, resta un aspetto fondamentale, anche per mettere fine a inutili allarmismi che possono danneggiare ancora le filiere agricole”.

 “Dall’altro canto chiediamo alla Regione Liguria e all’assessore Piana una azione più incisiva sul piano di abbattimenti, come sta avvenendo in Piemonte, fornendo garanzie su un progressivo e tangibile contenimento dell’emergenza: una precisa e risolutiva roadmap di interventi che possa debellare la peste suina”.

La riscoperta dei piccoli borghi e la vocazione ambientale-naturalistica del nostro territorio possono portare sempre più persone a visitare le strutture ricettive, che hanno dimostrato capacità di adattamento grazie all’attività agricola, con la trasformazione e la vendita diretta dei prodotti locali, senza contare le soluzioni innovative e le nuove proposte di ospitalità e servizi.

In aggiunta a questo non dimentichiamo lo sforzo degli agriturismi, sostenuto dalla stessa CIA e da Turismo Verde, per azioni mirate a sostegno dell’efficientamento energetico e della digitalizzazione nelle aree rurali. E proprio sul fronte energetico occorre trovare più spazio e fondi per un comparto che può agevolare lo sviluppo delle agro-energie, magari con il supporto dello stesso comparto agroforestale, ad esempio, per la creazione di progetti a filiera corta nei comprensori territoriali di riferimento. Nel savonese consorzi e reti di imprese nell’ambito forestale stanno prendendo forma e rappresentano un altro canale di sviluppo economico e occupazionale.

Dal Pnrr, ma anche dal nuovo Psr sono in cantieri numerosi bandi e progetti, molte risorse: gli agriturismi si aspettano una rinnovata attenzione per risolvere le criticità delle aree interne e rurali ed essere protagonisti della stessa transizione green, traguardando un nuovo appeal di richiamo e destinazione turistica, specie dall’estero.

CIA Savona e la sua struttura organizzativa stanno operando in prima linea per dare supporto, consulenza e servizi alle imprese e ai soci per non perdere le importanti e storiche occasioni di finanziamento, mantenendo alta l’attenzione e il pressing sull’apparato pubblico-istituzionale per tutelare tutto il settore agricolo.