Cia Agricoltori alza l'allarme a livello nazionale, convocando una giunta esecutiva con tutti i presidenti regionali per mettere a punto una richiesta complessiva di ulteriori provvedimenti da mettere in campo sull'emergenza peste suina e le sue conseguenze.
"In questa ultima settimana siamo rimasti in una posizione di attesa, ma il risultato è che la situazione langue sotto tutti gli aspetti – sottolinea Aldo Alberto, presidente di Cia Liguria -. Di abbattimenti di cinghiali non se ne parla e addirittura c'è chi sostiene che la caccia dovrebbe essere bloccata per tre anni".
"I rischi per il settore suinicolo crescono, tante aziende butteranno via un patrimonio genetico insostituibile oltre a non avere certezze sui ristori".
"La decisione sul Commissario con pieni poteri sta diventando un mistero. Dopo la nomina da parte delle Regioni, la ratifica del Ministero sembrava cosa fatta. Passano i giorni e non se ne sa più niente" aggiunge il presidente regionale Cia, con il ministro Patuanelli che oggi ha poi annunciato lo sblocco del decreto entro questa settimana.
La giunta nazionale è stata decisa sotto la spinta di numerose organizzazioni regionali di Cia, perché in questa situazione sono numerosi i territori che sono preoccupati delle conseguenze sul mancato controllo dell'emergenza.
"E visto che le nostre richieste continuano a non trovare risposta - conclude Aldo Alberto - daremo appuntamento nei prossimi giorni ad agricoltori, cittadini e istituzioni in una località dell'entroterra, sul confine tra Liguria e Piemonte, per spiegare ancora una volta che non è possibile lasciare campo ai cinghiali, non modificare la legge regionale sulla caccia, non garantire rimborsi adeguati per i danni subiti da ungulati e altri animali selvatici".