Patronato Inac (Cia Savona): “Servizi sanitari essenziali al rilancio delle aree interne”

La valorizzazione delle aree interne e il rilancio dell’entroterra ligure e savonese passa anche, e forse soprattutto, attraverso il potenziamento dei servizi per le comunità locali, in primis l’assistenza sanitaria.

Se ne è parlato a un convegno regionale che si è svolto a Dolceacqua (IM), al quale ha preso parte anche il direttore del patronato Inac di Cia Savona Giorgio Brunengo, oltre al presidente regionale Anp Giancarlo Cassini.

"Assistenza sanitaria per l'Entroterra: oggi e domani", il titolo del convegno, con la partecipazione di Regione Liguria, Asl e Comuni.

“Sono emerse diverse criticità riguardo ai servizi sanitari, in primis il continuo depauperamento dei medici di famiglia, una tendenza che sembra non arrestarsi, anzi peggiorare, causando inevitabili ripercussioni per i cittadini delle aree interne” afferma Brunengo. 

“Inoltre i medici di famiglia vivono una situazione di maggiori adempimenti, anche di carattere burocratico, che ne limitano la funzionalità di assistenza alla popolazione”.

“Resta la questione annosa dei trasporti e della mobilità, che penalizza le realtà dell’entroterra negli spostamenti” aggiunge ancora il direttore del patronato Inac.

Le soluzioni? “Abbiamo sentito le linee di indirizzo relative al nuovo piano socio-sanitario, gli investimenti nella sanità territoriale, ospedali di prossimità e centri salute, tuttavia rimane il problema di fondo: la carenza di personale medico, quindi nonostante le possibili risorse, anche legate al Pnrr, resta una situazione di incertezza che dovrà essere risolta se si vuole rilanciare davvero il nostro entroterra”.

“Gli aspetti trattati dal convegno riguardano, naturalmente, le tante persone anziane e i pensionati, ma non bisogna dimenticare le ripercussioni sul tessuto economico-sociale complessivo, anche per le stesse filiere agricole e le possibili nuove attività: giovani, in particolare, e altri operatori fanno fatica e se non si rende attrattivo investire nelle aree interne con tutti i servizi del caso, compresa la sanità, sarà difficile traguardare un effettivo rilancio” conclude Brunengo.