Nuova legge florovivaismo, sostegno all'agroalimentare e fondi per danni maltempo

“L’ok alla Camera alla proposta di legge in materia di florovivaismo è la risposta concreta che tutto il settore aspettava da tempo”. E’ questo il positivo commento di Aldo Alberto, presidente dell’Associazione Florovivaisti Italiani, che coglie l’occasione per ringraziare il primo firmatario, il deputato Marzio Liuni e le due relatrici, le onorevoli Maria Chiara Gadda e Martina Loss, oltre a tutte le forze politiche che hanno appoggiato la pdl. Grazie al loro sostegno è stato dato un riconoscimento, a lungo atteso, a un comparto che rappresenta il 5% dell’agricoltura nazionale e dà lavoro a 120mila addetti. Con questo primo passo vengono, dunque, poste le basi per il suo sviluppo e il superamento delle criticità dovute all’emergenza pandemica.

Piena soddisfazione dei Florovivaisti Italiani anche per l’istituzione di un ufficio dedicato al florovivaismo al Mipaaf e, in parallelo, di un tavolo permanente di coordinamento interministeriale, che avrà come obiettivo lo stimolo produttivo della filiera florovivaistica, in modo da rispondere alle sfide future della transizione ecologica e della green economy.

Il settore florovivaistico italiano rappresenta un’eccellenza del Made in Italy e ha sempre operato in un contesto normativo frammentato, solo grazie alle indiscusse capacità imprenditoriali di alcuni distretti, che sono riusciti -malgrado tutto- a competere a livello internazionale con Paesi che godevano di quadri normativi ben definiti. La proposta di legge ora approvata alla Camera rappresenta, quindi, un primo riferimento giuridico che contribuirà allo sviluppo del settore, consentendo al nostro florovivaismo di strutturarsi maggiormente e misurarsi ad armi pari col mercato estero.

“Continueremo ora a seguire il percorso della pdl nella seconda lettura al Senato, cui chiediamo una particolare attenzione –conclude Aldo Alberto - e rivolgiamo, allo stesso tempo, un appello al Governo per il sostegno al comparto del fiore reciso e al prodotto stagionale, di cui si teme una forte contrazione di mercato, a seguito della crisi generale determinata dalla pandemia. Esempio classico, le 10 milioni di stelle di Natale in vendita ogni anno nei garden italiani, per le quali i florovivaisti hanno fatto grandi investimenti finanziari la scorsa estate, in un momento in cui sembrava che l’emergenza nazionale del Covid fosse in fase calante”.

E Aldo Alberto, in qualità di presidente regionale Cia Liguria, ha commentato la situazione Covid e la zona gialla assegnata alla Liguria: “E’ indubbio che in una stagione delicata per molti settori della produzione tipica dell’agricoltura ligure, la decisione di inserire la nostra regione nella zona gialla sia un elemento positivo per molte aziende che possono organizzare il lavoro e la logistica in modo più ordinato – sottolinea -. Lo stiamo dicendo da mesi: il Paese e questa Regione non avrebbero sopportato una chiusura totale. Ma è indubbio che ora occorre non sprecare questa occasione migliorando i controlli, adottando comportamenti improntati alla massima prudenza da un lato e sviluppando nuove iniziative per valorizzare i prodotti e il territorio da Ventimiglia e Sarzana, con un coinvolgimento diverso dell’entroterra”.

Cia insiste da tempo sul consumo dei prodotti italiani e sulla valorizzazione degli agriturismi: “La sensazione è che il mondo dell’agricoltura nel suo complesso, penso ad esempio agli agriturismi, non siamo mai considerati come una risorsa effettiva per creare momenti e spazi alternativi che in piena sicurezza possono contribuire in modo decisivo al contenimento del contagio – prosegue Aldo Alberto -. Inutile parlare di Sostenibilità come scelta fondamentale per il futuro e poi dimenticare gli agricoltori che sono l’esempio di questo modello e non si sono mai tirati indietro per garantire la tenuta della filiera agroalimentare”.

Una filiera che ha bisogno di una spinta continua anche verso l’estero: “Anche in questo senso occorre sfruttare questo periodo per consolidare i servizi alle imprese verso gli altri paesi– conclude il presidente di Cia Liguria -. Con il blocco delle Fiere è necessario che la Regione imposti un lavoro immediato di sostegno all’azione di marketing e commercializzazione dei prodotti liguri, anche esplorando altre modalità di presenza sui mercati a partire dalle principali piattaforme online”.

E sempre oggi , nella riunione della Conferenza Stato-Regioni,  sono stati stanziati i fondi per le imprese agricole colpite da eventi metereologici eccezionali, riconosciuti con declaratoria dal 4 dicembre 2019: per il territorio ligure e savonese 800 mila euro, grazie al Fondo di Solidarietà Nazionale.

"Accanto ai ristori, sarà fondamentale programmare le linee di investimenti su cui indirizzare le risorse future per creare valore aggiunto e rilanciare le nostre aziende agricole sui mercati nazionale e internazionale. Abbiamo accolto, inoltre, alcune necessità del comparto vitivinicolo alla luce delle complicazioni del periodo: si è reso necessario sia dimezzare i limiti di contributo minimo nell’ambito della misura “Promozione” sia il differimento al 30 novembre del termine ultimo per presentare la domanda di aiuto della misura “Investimenti, ristrutturazione e riconversione dei vigneti” per la campagna 2020/2021” ha dichiarato il Sottosegretario alle Politiche Agricole Giuseppe L’Abbate.