Le eccellenze liguri e savonesi protagoniste a Cibus, il 22° salone internazionale dell’Alimentazione in corso a Parma fino al 10 maggio 2024. La vetrina di grande prestigio con oltre cinquecento aziende espositrici, 3.000 brand, 1.300 top buyer, 500 nuovi prodotti e almeno 80.000 visitatori attesi da oltre 90 Paesi, viaggia verso il tutto esaurito con una lista di attesa di 600 imprese.
Alla rassegna con le più grandi aziende del panorama nazionale è presente l’Azienda Speciale della Camera di Commercio “Riviere di Liguria” Imperia La Spezia Savona con quattordici i aziende.
Cibus da sempre è l’occasione per promuovere l’incontro dell’industria agro-alimentare italiana con le missioni commerciali estere provenienti dai maggiori mercati del mondo e con i grandi retailer continentali e internazionali.
Grande spazio all’innovazione, agli chef per il tasting dei visitatori oltre ad approfondimenti, tavole rotonde, convegni, seminari e workshop su marketing, sostenibilità e ricerca scientifica in campo alimentare.
Anche “Assaggia La Liguria” porterà le Dop liguri a Cibus 2024, grazie a Regione Liguria, CCIAA Riviere di Liguria e Liguria International, nello spazio “Liguria” con degustazioni e laboratori dedicati al basilico, al pesto e all’olio. All’esperienza in fiera si accompagnerà, come sempre, un ricco programma immersivo alla scoperta del territorio nazionale e delle sue aziende, dedicato a chi vuole conoscere il processo produttivo dei propri fornitori food. Il format di “Assaggia la Liguria” unisce la competenza degli esperti di settore a quella teatrale e di animazione della compagnia Teatro del Piccione per raccontare le eccellenze agroalimentari della Liguria “in tutti i sensi”.Le imprese del territorio hanno avuto la possibilità di accedere ai servizi gratuiti offerti da Enterprise Europe Network (EEN), la rete della Commissione Europea che sostiene le PMI a crescere, innovarsi e internazionalizzarsi, tra cui la ricerca di partner esteri per la cooperazione commerciale e innovazione e il trasferimento tecnologico nonché ricevere informazioni sulle opportunità offerte dall’Unione Europea.
Le Dop e le Igp italiane con la distintività dei territori d’origine, rappresentano un volano importante per la crescita competitiva dell’agroalimentare nazionale e per il rilancio del turismo enogastronomico lungo lo stivale. Questo il messaggio portato a Cibus da Cia-Agricoltori Italiani e Italia Olivicola.
La conquistata riforma del regolamento Ue sulle indicazioni geografiche rappresenta un importante passo in avanti nella salvaguardia e nella promozione dei prodotti Dop e Igp. Ora, per essere davvero efficace nella sua attenzione alla qualità e all’innovazione rispetto a trasparenza e a sostenibilità, deve saper puntare sulla centralità del rapporto tra produttori e consumatori. Il richiamo di Cia e Italia Olivicola è a quell’alleanza stabile in grado di accrescere il peso decisionale dei due anelli della filiera agroalimentare.
“Dobbiamo condividere con il Paese un’operazione trasparenza - ha detto il presidente nazionale di Cia, Cristiano Fini -. Il caro-vita va affrontato anche favorendo iniziative per una corretta informazione rispetto alla reale formazione dei prezzi dal campo allo scaffale, per una maggiore consapevolezza nelle scelte di acquisto che metta a fuoco la tracciabilità, ma anche il legame con l’autenticità e l’unicità di specifiche zone geografiche".
"Tutto ciò -ha aggiunto- fa parte della qualità che si acquista e, in assoluto Dop e Igp costituiscono un significativo elemento di valorizzazione dei sistemi produttivi e dei territori. Sono uno strumento per la tutela dell’ambiente, degli ecosistemi e della biodiversità, intervengono a salvaguardia di un patrimonio di saperi e tradizioni che il turismo enogastronomico, sostenuto dalla riforma Ue sulle Ig, può riposizionare a vantaggio del tessuto socioeconomico di tante zone rurali come dello sviluppo competitivo e sostenibile del settore produttivo”.