CIA Savona al convegno dei Florovivaisti Italiani di venerdì 24 febbraio alla fiera delle piante in vaso “Myplant&Garden” di Milano con il proprio responsabile del settore floricolo Mewes Jochen, che lancia un messaggio di speranza: “La stagione delle vendite primaverili sta partendo in un clima di fiducia recuperata dopo l’andamento altalenante dello scorso anno, le difficoltà post pandemia e i rincari energetici” afferma.
“Il mercato sembra muoversi positivamente per le produzioni floricole del savonese e della piana albenganese” sottolinea il responsabile CIA Savona. E questo anche in relazione ai riscontri avuti dalle aziende liguri e savonesi presenti al più importante evento floricolo in Italia, che raggruppa tutti i settori della filiera agricola: vivai, fiori, decorazioni, edilizia, macchinari, servizi, tecniche green, vasi e arredo giardino. Uno spazio espositivo nel quale sono in mostra soluzioni verdi a tutto campo: dai campi sportivi al paesaggio, agli spazi pubblici, alle infrastrutture verdi e alla mobilità dolce: 650 marchi in esposizione, il 22% dall’estero, 140 delegazioni di buyer da 43 Paesi e 5 continenti e oltre a 20.000 operatori, a testimonianza di una attenzione crescente per le tematiche e produzioni nel segno “green”.
Il convegno organizzato dall’Associazione Florovivaisti Italiani, sarà dalle 11.00 alle 13.00, presso la sala convegni del padiglione 12 dell’evento fieristico, con il presidente Florovivaisti Italiani Aldo Alberto, i presidenti dei principali distretti produttivi italiani, il sottosegretario MASAF On. Patrizio La Pietra e il presidente nazionale Cia-Agricoltori Italiani Cristiano Fini.
Reduce dalla fiera IPM di Essen a fine gennaio (Germania), ripartita questo anno dopo la pandemia, il responsabile del settore floricolo Mewes Jochen aggiunge: “I timori delle fine della scorsa stagione sembrano superati e l’invito è quello di ricercare occasioni di mercato e commercializzazione delle nostre produzioni floricole: il florovivaismo italiano registra la continua crescita della domanda dall’estero. Oltre al tradizionale export verso i Paesi europei esistono margini di sviluppo a livello globale. Fondamentale sarà il supporto dei necessari processi di innovazione che servono al tessuto imprenditoriale, a cominciare dalle applicazioni dell’agricoltura 4.0 che possono modernizzare e rendere ancora più appetibile il brand dei nostri prodotti orto-florovivaistici”.
L’ambiente è ormai uno dei trend di maggiore attualità a livello mondiale, nel quale l’artigianalità e la qualità del made in Italy rappresenta una risposta efficace alle esigenze dei mercati, con la maggiore richiesta di spazi verdi nei quali il fattore floricolo occupa un posizione rilevante anche nel segno della sostenibilità ecologica.
“Nonostante le misure e i contributi specifici previsti per il florovivaismo, rimane il problema di avere adeguati margini per remunerare il lavoro dei floricoltori e recuperare un spropositato aumento dei costi dei prodotti necessari alla produzione e gestione aziendale, anche perché se le indicazioni per il commercio al dettaglio sono buone e gli eventi fieristici hanno dimostrato grande interesse per le nostre produzioni floricole, è altrettanto vero che attualmente si registra un calo negli ordini da parte della grande distribuzione, che speriamo possano ripartire sui livelli degli scorsi anni”.
“Oltre ai contributi spettanti alle imprese e produttori, auspichiamo ora che il nuovo Governo dia un segnale forte per consolidare il florovivaismo Made in Italy con l’approvazione del Ddl che disciplina il settore” conclude Mewes Jochen.
Nella provincia savonese sono quasi mille le aziende florovivaistiche, un settore che nella sola piana albenganese occupa oltre 5mila gli addetti. La Liguria, che ha il primato delle aziende che coltivano fiori in piena aria, è al vertice nazionale con 386 milioni di euro di fatturato (+4,6% sul biennio precedente).