Nella primavera del 2015 diversi floricoltori che avevano subito l’alluvione del novembre 2014 riuscirono a vendere piante in vaso fiorite ad una ditta olandese, la Florin Trade.
Pochi mesi dopo, quando le scadenze di pagamento convenute non venivano rispettate, la sorpresa amara: la Florin Trade era una ditta inesistente. Così una trentina di floricoltori sono stati truffati e non senza la possibilità di recupere, neanche in parte, il valore fatturato delle piante vendute.
Ad oltre quattro anni di distanza, però, l’amministrazione finanziaria dello Stato si è ricordata di loro. Tra i floricoltori che non avevano già provveduto autonomamente al pagamento dell’IVA, risultante non versata in quanto non provata la vendita all’estero, hanno ricevuto un avviso di pagamento, con tanto di sanzioni ed interessi dall’Agenzia delle Entrate.
Il caso che riguarda diverse ditte floricole è stato oggetto di un approfondimento da parte della direzione di Cia Savona, che ha esaminato la situazione.
Mewes Jochen, responsabile Gruppo di Interesse Floricolo di Cia Liguria e membro della Giunta Cia di Savona, ha raccolto le perplessità ed il rammarico di alcuni colleghi che sono stati raggiunti da questa richiesta di pagamento: “E’ onestamente difficile accettare che un imprenditore truffato, che non ha ricevuto alcun pagamento per una vendita fatturata, debba ricevere l’intimazione al pagamento sulla base dell’assunto che non è stata dimostrata l’avvenuta cessione all’estero”.
“Alcune norme seguono una logica non accettabile; ovvero che l’impresa, in questo caso agricola, abbia la responsabilità di verificare ogni aspetto collegato alla propria attività e di assumersene l’onere anche in caso sia vittima di una truffa, peraltro denunciata alla pubblica autorità”.
“Un caso e una situazione davvero assurda, come Cia Savona massimo sostegno ai floricoltori che oltre al danno, ora, stanno subendo pure la beffa…” conclude il responsabile Cia Savona.