Emergenza cinghiali e peste suina: "Ora mantenere gli impegni su contenimento e risarcimenti"

La consegna di questa mattina delle oltre 6mila firme raccolte in Liguria dalla Confederazione Italiana Agricoltori sulla petizione per modificare la legge regionale e affrontare l’emergenza cinghiali è stata un atto formale con il quale, però, sono stati presi impegni precisi da parte del vice presidente e assessore regionale Alessandro Piana.

Presente una delegazione savonese in Regione: oltre al presidente provinciale CIA Savona Mirco Mastroianni e al direttore Osvaldo Geddo, hanno preso parte all’iniziativa anche i sindaci di Finale Ligure, Ugo Frascherelli, di Cisano sul Neva, Massimo Niero, di Sassello, Daniele Buschiazzo – nel ruolo anche di presidente del Parco del Beigua, e dell’assessore comunale di Quiliano Cinzia Pennestri.

Non c’è dubbio che l’attuale crisi provocata dalla peste suina abbia rinforzato ancor di più la battaglia condotta da CIA, promossa dall’ottobre 2021 con il coinvolgimento di sindaci e amministratori locali.

“L’assessore ha rassicurato le associazioni agricole e gli stessi Comuni presenti – che hanno sostenuto la petizione medesima -. L’epidemia è legata al sovrannumero di ungulati nei boschi e nell’entroterra ligure e savonese, un quantitativo eccessivo e pericoloso rispetto all’habitat e al complessivo contesto territoriale-naturalistico”.

“L’assessore porterà in giunta regionale i contenuti della petizione, con l’auspicio che possa arrivare a breve una nuova normativa forte ed efficace, sia sul fronte dei piani faunistici - anche in prospettiva futura proprio per evitare altri fenomeni virali, quanto sulle misure di sostegno alle imprese agricole.

Nel merito, invece, dell’attuale emergenza: “Da parte nostra, così come dello stesso settore outdoor, massima collaborazione e sinergia operativa, ma serve intervenire subito e bene per arginare il problema: il piano di abbattimenti è da attuare in tempi brevissimi, evitando altri contraccolpi per le attività agricole, forestali e turistiche”.

“Importante per la categoria le parole dell’assessore, che ha escluso una ulteriore stretta sulle zone dell’entroterra ligure, quindi non dovrebbero esserci un ampliamento delle limitazioni imposte dall’ordinanza regionale, anzi, l’obiettivo è una progressiva attenuazione delle restrizioni” concludono i vertici provinciali CIA Savona.

Tra i temi affrontati sull’emergenza peste suina la procedura mutuata dalla Misura 21 del Psr risarcitoria dei danni Covid, con la possibilità di essere estesa anche alle aziende forestali.

NUMERI: 

Dal 2018 al 2021 le domande di rimborso sono aumentate del 40%. Ma le risorse disponibili sono rimaste le stesse: circa 300 mila euro all’anno. Risultato: la maggior parte degli agricoltori rinuncia a chiedere il rimborso dei danni che Cia Liguria stima intorno ai 5 milioni annui (si pensi solo alla distruzione dei muretti a secco) nella nostra regione. Danni provocati in particolare dai cinghiali, senza dimenticare quelli causati da altri selvatici come caprioli, tassi, istrici, lupi…

I capi abbattibili in questa stagione erano 23.200: quelli abbattuti al 31/12/2021 sono stati 13.500. I cacciatori attivi nella stagione 2011-12 erano 20.524, oggi i cacciatori attivi sono 12.971.

Le risorse regionali che si possono destinare al rimborso per i danni all’agricoltura rappresentano circa il 25% dell’introito complessivo proveniente dai tesserini venatori. In sostanza, su un introito di circa 1,5 milioni di euro all'anno, al risarcimento dei danni vanno appunto circa 300mila.