Ecco la guida sulla nuova PAC 2023-2027

Difendere il reddito degli agricoltori, tutelare il consumatore attraverso cibo sano, sicuro e a prezzi ragionevoli, le sfide dei cambiamenti climatici e le produzioni sostenibili. Sono i principali contenuti della nuova PAC 2023-2027, con il Piano Strategico Nazionale che ha ricevuto il via libera da Bruxelles.

La dotazione ammonta a 270 miliardi di euro di finanziamenti per il periodo 2023-2027, poco meno del 30% del bilancio complessivo dell'Unione Europea. Per l'Italia parliamo di circa 35 miliardi, di cui oltre 26,6 di fondi Ue e 7,4 provenienti dal cofinanziamento nazionale obbligatorio.

Almeno quattro i decreti ministeriali per recepire i tre regolamenti che ordinano la Pac, tra questi è stata raggiunta l'intesa sullo schema di Decreto Ministeriale relativo alle modalità di applicazione dei pagamenti diretti previsti dal Piano: si disciplinano le modalità di erogazione dei pagamenti diretti della Pac per l'anno 2023, interamente finanziati dall'Unione Europea e finalizzati a sostenere il reddito degli agricoltori, con una dotazione di circa 3,6 miliardi di euro all'anno. Il Decreto Ministeriale prevede la prosecuzione del cosiddetto sostegno di base al reddito degli agricoltori, cui sono destinati 1.678 milioni di euro all'anno e del processo di convergenza nazionale dei diritti all'aiuto, attraverso il quale, entro il 2026, tutti i diritti all'aiuto dovranno raggiungere un valore pari ad almeno l'85% della media nazionale. Con lo stesso provvedimento si prevede, inoltre, l'avvio del cosiddetto sostegno redistributivo, che privilegia le aziende medio piccole, destinatarie di un contributo aggiuntivo limitato ai primi 14 ettari posseduti e si attivano, per la prima volta, specifici interventi a finalità ecologico ambientale (ecoschemi), cui sono destinati circa 900 milioni di euro all'anno.

Vanno, inoltre, trasposte in norme attuative nazionali le disposizioni comunitarie per la domanda unica, incluse le novità, come gli ecoschemi, l'aumento delle risorse per i giovani, i fondi rafforzati per il biologico, le filiere strategiche dalla zootecnia all'olio e il principio della condizionalità sociale, le norme di intervento per i premi accoppiati e gli strumenti di supporto per le crisi di mercato e le calamità, ma anche la cornice giuridica dei Psr, Programmi di Sviluppo Rurale.

Gli ecoschemi rappresentano una delle maggiori novità della Pac 2023-2027 e hanno l'obiettivo di stimolare l'assunzione di impegni ambientali più ambiziosi e mirati alle peculiarità dei diversi territori e tipologie produttive, capaci di rafforzare in modo mirato il contributo dell'attività agricola alla società ed all'ambiente, di migliorare la sostenibilità di tutti i processi produttivi.

Gli ecoschemi attivati sono cinque e prevedono l'impegno del settore zootecnico alla riduzione della resistenza antimicrobica, l'inerbimento delle colture arboree, la salvaguardia degli oliveti di particolare valore paesaggistico, il sostegno ai sistemi foraggeri estensivi con avvicendamento, e misure specifiche per gli impollinatori.

Viene infine rafforzata la politica in favore dei giovani agricoltori e potenziati gli aiuti accoppiati al reddito, finalizzati a settori o prodotti di particolare rilevanza dal punto di vista socioeconomico e ambientale. I settori interessati dagli aiuti accoppiati sono: latte; carni bovine; carni ovine e caprine; frumento duro; semi oleosi (colza e girasole); riso; barbabietola da zucchero; pomodoro destinato alla trasformazione; olio d'oliva; agrumi; colture proteiche comprese le leguminose.

Cia - Agricoltori Italiani: "Alla luce della situazione congiunturale, le risorse della futura programmazione dovranno essere usate con efficacia - afferma il presidente nazionale Cristiano Fini -, auspichiamo che con i decreti attuativi, l'Italia sia in grado di rispondere alla grave crisi che il settore sta attualmente affrontando. È opportuno, inoltre, ricordare la necessità di regole flessibili e di utilizzare tutte le risorse disponibili messe a disposizione dall'Unione Europea (sia in risposta alla crisi post covid-19, che all'attuale conflitto in Ucraina) in sinergia con i fondi Pac".

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