CIA Savona ha approfondito le novità introdotte dal decreto Ristori: durante la videoconferenza con il responsabile fiscale CIA nazionale Massimo Bagnoli sono state ricevute rassicurazioni dall’Agenzia delle Entrate circa l’ammissibilità degli agriturismi al CFP (contributo a fondo perduto).
CFP che sarà erogato senza domanda, in automatico, alle aziende che avevano chiesto o ottenuto il CFP sull’art. 25 del decreto Rilancio. Anche questo secondo contributo dovrebbe essere liquidato con tempestività e con un moltiplicatore del 150% agli agriturismi di ospitalità e del 200% a quelli di ristorazione. CIA nazionale ha inoltre confermato che l’Agenzia delle Entrate inizierà in questi giorni i pagamenti del decreto Rilancio non ancora liquidati per mancanza di risorse sul capitolo di bilancio. Esteso anche il Bonus Vacanze (valido anche per gli agriturismi) al 30 giugno 2021.
Resta da definire, con ulteriori provvedimenti, l’art. 7 del decreto Ristori per individuare i settori agricoli cui andranno i 100 mln di indennizzi collegati ai recenti Dpcm che hanno limitato le attività di ristoranti, trattorie e bar, provocando una caduta degli ordinativi di molti prodotti agricoli, come i vini, specificando la procedura.
Ancora sospesa la modalità attraverso la quale la ristorazione riceverà i finanziamenti per l’acquisto dei prodotti agricoli introdotta dal decreto di agosto 2020, per i quali mancano ancora i provvedimenti attuativi.
Attesa nei prossimi giorni una schiarita anche sulla modalità corretta per beneficiare dell’esonero contributivo Inps, introdotto dall’art. 16 del decreto Ristori per il solo mese di novembre 2020, che riguarda le imprese agricole delle filiere in crisi, che saranno inserite in un prossimo decreto del Ministero dell’Agricoltura, sia coltivatori diretti che datori lavoro; se Inps modificherà i ruoli entro la precedente rata del 16 novembre o se le aziende agricole presenteranno richiesta per avere una riduzione sulla rata del 16 gennaio 2021 o successive. Mancano ancora, invece, i provvedimenti per definire l’esonero contributivo dei datori lavoro per il primo semestre 2020 (pagamenti già sospesi) derivante dal decreto Rilancio.
“Un quadro complessivo di molti provvedimenti, contenuti in diversi decreti, che vengono seguiti da CIA per i nostri associati e per le aziende delle filiere agricole: stiamo sollecitando Governo e Parlamento, ma anche Agenzia delle Entrate e Inps per una piena attuazione operativa a vantaggio delle imprese che subiscono una riduzione dei fatturati a seguito della crisi legata all’emergenza sanitaria di questo 2020” afferma il direttore CIA Savona Osvaldo Geddo.
“In questo momento difficilissimo, chiediamo tempi rapidi e procedure semplici. I benefici introdotti hanno senso per le aziende agricole solo se fruibili con tempestività: così si potranno evitare duri contraccolpi per il comparto” conclude Geddo.