Cia Savona: “Vendemmia a rischio, troppe emergenze a danno dei produttori”

La scrivente associazione di categoria agricola si associa e condivide il documento della rete “Vite in Riviera” e dei viticoltori ingauni sullo stato di crisi del settore e della filiera agricola di eccellenza.

L’atteso rilancio, solo abbozzato, è stato stoppato da una serie di contingenze emergenziali che si sono presentate in maniera contemporanea, creando situazioni di criticità nelle aziende vitivinicole.

I danneggiamenti: fauna selvatica, siccità, calamità naturali. Conto economico: calo produzione e riduzione export, rincari energetici e aumento dei costi gestionali con ripercussioni sul contesto inflazionistico.

L’effetto clima, forse maggiormente che altre criticità, rappresenta l’incognita maggiore in vista delle vendemmia, in particolare per le rese: CIA Savona conferma per il tramite dei suoi associati che quest’anno l’uva appare sana e di assoluta qualità, ma si spera che da qui a settembre non ci siano altre contingenze climatiche negative, che andrebbero a compromettere ancora le quantità di produzione.

Per fronteggiare l’attuale dinamica che investe il settore, la richiesta è una sola, peraltro già sollecitata da CIA Savona a più riprese, ovvero l’aumento delle superfici coltivabili per consentire ai produttori di sostenere l’attività aziendale, oltre a tutto il pacchetto di semplificazione che la nostra associazione agricola ha richiesto in merito alle istruttorie su bandi, gare e domande di finanziamento e/o contributo per il settore agricolo nel suo complesso. E sosteniamo la necessità che anche le aziende vitivinicole possano accedere ai fondi del Psr, fino ad ora preclusi.

Tra le misure immediate quella sugli ettari di vigneti dismessi e non produttivi, rimessi a bando solo per la Liguria, portando avanti anche una modifica strutturale sulla stessa assegnazione delle nuove superfici.

Oltre al servizio idrico a singhiozzo, abbiamo assistito al devastante incendio nel comprensorio albenganese che ha provocato danni e distruzione nelle aree e strutture agricole: due emergenze per le quali si era richiesto lo stato di calamità e l’arrivo di risorse compensative rispetto ai scenari di pesanti danneggiamenti.

Ecco perché sollecitiamo l’adozione di misure straordinarie a sostegno del settore vitivinicolo, avanzando la necessità di una maggiore tutela e valorizzazione dell’intera filiera del vino, che presenta margini di crescita sui mercati e nella commercializzazione delle nostre eccellenze vinicole. 

CIA SAVONA, il presidente Sandro Gagliolo