“La Regione Liguria, con il bando 2019, ha autorizzato solo 16 ettari di nuovi impianti per i vigneti, per tutte le DOC e IGT della Liguria. Numeri assolutamente insufficienti per garantire l’ordinaria attività delle imprese agricole vitivinicole già esistenti”. Così il presidente provinciale CIA Mirco Mastroianni interviene su un problema che riguarda il settore vitivinicolo del savonese, che invece potrebbe avere margini di ulteriore sviluppo e una maggiore produzione di vini di qualità.
“Solo il 10% delle richieste ricevute sono state esaudite dell’ente regionale, davvero troppo poco” aggiunge ancora Mastroianni.
“Inoltre, i criteri di assegnazione hanno messo tutti i richiedenti sullo stesso piano, senza considerare differenze evidenti tra produttori, aziende ed ettari di terreno a disposizione”.
La Cia savonese insiste affinché la Regione consenta autorizzazioni per maggiori estensioni di superfici da assegnare nel bando 2020, in primis, in secondo luogo serve un criterio che tenga conto delle attività esistenti con vigneti già iscritti agli albi DOC e IGT.
“Auspichiamo dei correttivi con il prossimo bando regionale, in termini di quantità e qualità nell’assegnazione delle autorizzazioni a nuovi impianti: molte aziende attendono risposte”.
Passo decisivo per raggiungere l’obiettivo sarà la modifica dell’art. 63 del Regolamento UE 1308/2013: serve un sistema maggiormente flessibile sulla distribuzione geografica del nuovo impianto di vitigni, che tenga delle peculiarità territoriali. Il Regolamento (UE) prevede che gli Stati membri mettano a disposizione ogni anno autorizzazioni per nuovi impianti equivalenti all’1 % della superficie già “vitata” totale nel loro territorio. “Di fatto un dato insufficiente per un potenziale sviluppo del terreno impiantato a vite”. Questo per soddisfare le richieste di investimento delle aziende della provincia.
Nel 2018 in Liguria sono state 120 le imprese vitivinicole che hanno richiesto l’autorizzazione all’impianto di nuovi vigneti con un’effettiva assegnazione di soli 16 ettari.
“Non possiamo sprecare una opportunità di finanziamento per aumentare la competitività dei produttori savonesi di vino. Noi come Cia proseguiremo questa battaglia per sostenere al meglio un settore fondamentale e in crescita per la nostra economia agricola” conclude Mastroianni.