CIA Liguria, Stefano Roggerone nuovo presidente: "Rappresentiamo una produzione da 100mln di euro"

Si terrà mercoledì 6 aprile l'attesa assemblea regionale di Cia Liguria per il rinnovo della presidenza.

A Genova, presso il Palazzo della Borsa, l’assemblea per eleggere il nuovo presidente di Cia Agricoltori Italiani Liguria: Aldo Alberto lascia la presidenza dopo due mandati. Stefano Roggerone (nella foto), imprenditore del settore olivicolo, è il candidato unico alla successione, dopo aver ricoperto per due mandati il ruolo di presidente provinciale CIA Imperia.

Tra i 70 delegati in rappresentanza di oltre 6.500 imprese agricole, di cui 3.014 iscritte alle Camere di Commercio, anche la delegazione savonese di CIA con 19 esponenti invitati all'assemblea elettiva.

A livello ligure l'associazione si fonda su un sistema di imprese che conta oltre 5.000 addetti, 1.600 lavoratori dipendenti e una produzione per oltre 100 milioni di euro.

Territorio, garanzie agroalimentari attraverso produzioni sostenibili, contributo all’innovazione, “transizione verde” dei sistemi produttivi agricoli (in 10 anni il consumo di fitofarmaci è sceso del 70%), risposte all’emergenza della peste suina, gestione dei danni da animali selvatici, il nuovo PSR e in ultimo la questione energetica, con la richiesta, ad esempio, di estendere il bonus sul gasolio agricolo anche per il riscaldamento delle serre: queste le priorità programmatiche che saranno al centro della propria assemblea elettiva.

Interverranno anche il presidente nazionale di CIA Dino Scanavino e l'assessore regionale Alessandro Piana: prima dell'elezione del nuovo presidente in programma la tavola rotonda "Quale futuro per l'agricoltura in Liguria?".

Ecco le parole del presidente uscente Aldo Alberto, riportate anche nel nuovo numero di "Terre di Liguria":  "Per il sottoscritto 10 anni come presidente di CIA Savona e poi 8 in CIA Liguria sono un pezzo di vita importante: con tante riunioni, tante persone conosciute, eventi che ti cambiano, rapporti che continuano nel tempo come in una grande famiglia, la famiglia di CIA Agricoltori Italiani" afferma Aldo Alberto.

"Il momento più emozionante ed irripetibile è stato il (25?) maggio del 2015, durante la manifestazione in piazza De Ferrari a Genova: salire sul cassone di un trattore con in miei colleghi presidenti provinciali mi ha fatto tremare i polsi e chiudere la gola: e invece è uscito, insieme alla voce, il sindacalista che è in me. Un’emozione unica, insieme alle tante battaglie e ai tanti progetti, alla voglia di fare, al sentirsi parte di un settore, quello agricolo, che è al tempo stesso bellissimo e difficilissimo".

"Ho fatto tutto quello che ho potuto, mettendo in gioco tutto me stesso; bene o male non sta a me dirlo, ma sicuramente non mi sono mai tirato indietro; con tanto impegno e molta fatica - non sono stati anni facili".

"Il 7 aprile concluderò il mio secondo mandato alla presidenza di CIA Liguria con immensa gratitudine e senza alcun rimpianto. C’è un tempo per tutte le cose. Lascio la Confederazione in buone mani, magari anche migliori delle mie: il ricambio è indispensabile in una struttura come la nostra per poter continuare a dare risposte il più puntuali possibili ai nostri soci e alle nostre aziende".

"Un grazie a tutti quelli che in questi anni mi hanno sostenuto e aiutato a svolgere il mio compito, ai colleghi dei provinciali e in particolare al direttore regionale Ivano Moscamora, un collaboratore di grande valore, un uomo serio e capace; e a Sonia Campolo, direttore regionale del patronato Inac, ma soprattutto donna intelligente e capace di input e suggerimenti preziosi".

"Esco personalmente ed intellettualmente arricchito da questa lunga e pregnante esperienza: non so se questo mi aiuterà a pedalare meglio lungo i nostri sentieri, cosa che avendo più tempo intendo fare, ma sicuramente non dimenticherò nulla di tutto quello che abbiamo condiviso in questo lungo percorso. Ad maiora!" conclude Alberto, che resterà comunque presidente dell'Associazione Florovivaisti Italiani.