Governo Draghi, Anp-Cia: "Priorità campagna vaccinale e pensioni minime"

"Il governo Draghi ha davanti a sé numerose sfide da affrontare, dall’emergenza sanitaria a quella economica e sociale, aggravata dalla pandemia". Lo afferma Anp, l’Associazione nazionale pensionati di Cia-Agricoltori Italiani, che saluta il nuovo Esecutivo augurando buon lavoro a tutta la squadra dei ministri. Le priorità sono lotta al Covid, adeguare sanità e servizi delle aree rurali e intervenire sulle pensioni minime, una agenda condivisa anche a livello territoriale da Cia Savona.  

In particolare, secondo Anp, la conferma di Roberto Speranza alla guida del ministero della Salute è una buona notizia, perché può garantire una continuità di lavoro nel campo della lotta al Covid e nel potenziamento del Sistema sanitario nazionale, con azioni che vanno verso il rafforzamento della sanità territoriale e dell’assistenza domiciliare, per tutelare maggiormente gli anziani e adeguare i servizi socio-sanitari nelle aree interne e rurali del Paese. La campagna di vaccinazione resta la priorità più urgente, per questo bisogna assicurare che sia condotta con criteri scientifici e senza discriminazioni né sociali né territoriali.

Al nuovo ministro del Lavoro e della Previdenza sociale Andrea Orlando, assieme agli auguri, Anp-Cia rilancia subito la necessità di affrontare la questione delle pensioni minime, che coinvolge in Italia una platea di 2 milioni di persone, con assegni fermi a 515 euro al mese. Una cifra non dignitosa, ancora di più tra crisi e pandemia con l’aumento delle situazioni di disagio sociale.

Ecco perché le risorse del Recovery Plan devono essere l’occasione per modificare il modello di sviluppo, riequilibrando il rapporto tra aree metropolitane e aree interne, tra città e campagna, dove vive una forte percentuale di anziani. Ora è possibile invertire la tendenza - sottolinea Anp - investendo sugli attori economici e sociali dei territori che, a partire dall’agricoltura, possono favorire un rilancio delle aree interne e di tutta Italia. Servono, però, robusti investimenti per dotare le aree rurali di infrastrutture e servizi che ne aumentino la competitività economica (viabilità, trasporti, scuole, digitalizzazione) così come la qualità sociale, a partire dai servizi socio-sanitari per la sicurezza e la qualità di vita delle persone.

Si tratta di una chance fondamentale - conclude l’Associazione pensionati di Cia - per costruire un sistema economico basato su sostenibilità, buona occupazione, equilibrio territoriale e uguaglianza sociale.