Estendere credito d’imposta per gasolio agricolo: "Rincari e siccità mettono a rischio le imprese"

E’ urgente estendere il periodo di applicazione del credito d’imposta per l’acquisto di gasolio agricolo anche al secondo trimestre 2022. I prezzi dei carburanti sono sempre più insostenibili, ma le imprese già combattono con i rincari produttivi e gli effetti della siccità. Per questo, senza nuove agevolazioni, si rischia il blocco del settore in una fase importante di lavorazioni in campo. Questa la richiesta di Cia-Agricoltori Italiani, che sollecita le modifiche al Decreto Aiuti del Governo.

Una presa di posizione evidenziata dallo stesso vice presidente regione e presidente provinciale di Cia Sandro Gagliolo, che ha evidenziato la concomitanza di situazioni critiche per le filiere agricole che stanno diventando insostenibili per la ripartenza del settore, tra cui la siccità e l'emergenza peste suina.

In questa fase, in particolare, il prezzo eccezionale del gasolio agricolo, arrivato fino a 1,60 euro al litro, sta mettendo in pericolo le trebbiature, soprattutto nelle aree marginali - evidenzia Cia - riducendo i raccolti di grano duro, quando i mercati internazionali sono ormai ampiamente sotto stress per il conflitto in Ucraina.

“Come Cia - spiega il presidente nazionale, Cristiano Fini - abbiamo presentato nelle scorse settimane un emendamento al Decreto Aiuti per estendere la misura oltre il primo trimestre dell’anno. Abbiamo apprezzato la sensibilità dei principali gruppi politici, che hanno depositato la nostra proposta di modifica, rendendola prioritaria".

"Ora è necessario che le Commissioni riunite Bilancio e Finanze approvino l’emendamento, senza perdere tempo, per sostenere il settore agricolo, alle prese con una crisi senza precedenti, per la portata delle emergenze in atto, dalla guerra al clima”.