Al centro, infatti, la delicata questione dei farmaci veterinari necessari a contrastare la malattia (difficili da reperire), ma anche le stesse vaccinazioni per proteggere i capi di bestiame e la diffusione del virus. Purtroppo, il nuovo caso sanitario, secondo i primi riscontri e accertamenti clinici, potrebbe estendersi rapidamente. Così dopo l’epidemia di peste suina ecco un’altra “mazzata” per il settore agricolo.
La Blue Tongue è una malattia inferiore a trasmissione vettoriale e si trasmette attraverso gli insetti. Le condizioni climatiche e un aumento delle zanzare hanno provocato un’esplosione della trasmissione dell’infezione. La malattia non è pericolosa per l’uomo ma per bovini, ovini e animali d’allevamento: Alisa e le Asl stanno informando gli allevatori e organizza selle sedute di formazione.
Cia Savona sta seguendo con massima attenzione la situazione sanitaria e i suoi sviluppi, in costante contatto con aziende e produttori del territorio.
Intanto, è stata divulgata una delibera regionale che istituisce - attraverso FILSE - un regime di aiuti per la realizzazione di interventi volti alla biosicurezza degli allevamenti suini, al fine di consentire (in taluni casi) la ripresa delle attività.
Di seguito il riepilogo e le disposizioni di Alisa per la Blue Tongue:
– Il blocco condizionato in uscita negli allevamenti ovicaprini e bovini posti nei 20 km di raggio dalla sede dei focolai;
– la movimentazione da vita è subordinata alla visita clinica e al trattamento degli animali con prodotti insetto-repellenti nei 7 giorni precedenti la partenza; test PCR effettuato se richiesto dall’Asl di destinazione;
– la movimentazione degli animali da macello va effettuata con mezzi di trasporto trattati con insetticida; l’invio al macello necessita del nulla osta del Servizio Veterinario competente sullo stabilimento di macellazione; gli animali vanno macellati entro 24 ore dall’arrivo; il trasporto deve avvenire evitando il crepuscolo e le ore serali.
– è possibile effettuare la vaccinazione degli animali su base volontaria, quindi totalmente carico dell’allevatore.