L’accordo, sottoscritto dalle associazioni liguri, compresa Cia, rappresenta una importante svolta su questo tema, in quanto fornisce un quadro di riferimento utile alla valorizzazione della produzione olivicola e olearia ligure: indica, infatti, il prezzo minimo di vendita delle olive e dell’olio extra vergine prodotti in Liguria.
Nella riunione del Consiglio di amministrazione del 17 settembre scorso il Consorzio di tutela dell’olio Riviera Ligure DOP ha preso spunto dall’accordo sottoscritto dalle tre associazioni liguri dei produttori per definire il Patto di filiera dell’olio extra vergine di oliva Riviera Ligure DOP per la campagna 2024/2025. Al fine di beneficiare della rettifica del valore del contrassegno di garanzia del Consorzio, gli operatori iscritti al sistema di controllo devono tenere in considerazione i seguenti prezzi minimi: - € 2,00 al kg per olive con resa al 20% in olio extra vergine di oliva e € 13,50 al kg per l’olio Riviera Ligure DOP sfuso contrattato all’interno della filiera produttiva.
Il patto di filiera 2024/2025 presenta, inoltre, alcune semplificazioni per le aziende: - soppressione della scadenza al 31 ottobre entro cui presentare in Consorzio il contratto di fornitura delle olive tra olivicoltore e frantoiano, che sarà sufficiente depositare prima della cessione delle olive, - accorpamento degli scaglioni riguardanti la resa delle olive ed i relativi prezzi minimi, che ora sono ridotti a tre.
“Prosegue da ormai diciotto anni l’impegno del Consorzio di tutela per lo sviluppo delle buone pratiche volte alla sostenibilità economica e a salvaguardare le produzioni di qualità. Si tratta di benefici per i produttori ma anche per gli stessi consumatori che grazie alla bottiglia di olio Riviera Ligure DOP, riconoscibile dal collarino giallo del consorzio, hanno un prodotto equo, autentico e di qualità” afferma il presidente del Consorzio di tutela dell’olio Riviera Ligure DOP, Carlo Siffredi.