Anp-Cia: "Progetto Polis opportunità, vinta battaglia per gli uffici postali"

“Polis”, il progetto di Poste Italiane rappresenta un’opportunità di rilancio delle aree interne, perché mostra di voler sanare un gap nei servizi legati alla Pubblica amministrazione che finora vedevano sempre più marginalizzati i piccoli comuni. Attenzione, però, a non lasciare gli anziani soli di fronte alla digitalizzazione. 

Così Anp, l’Associazione nazionale pensionati di Cia-Agricoltori Italiani che accoglie positivamente l’annuncio del nuovo sportello unico digitale per la richiesta di certificati, documenti d’identità o Isee, che verrà istallato in 7 mila comuni italiani con meno di 15 mila abitanti.

"L’iniziativa, finanziata per 800 milioni dal piano complementare al Pnrr e per circa 400 milioni da Poste Italiane, va nella giusta direzione rispetto alla necessità, emersa come urgenza durante la pandemia, di garantire alle aree interne del Paese maggiori e più innovativi servizi essenziali, amministrativi, oltre che sanitari" commenta Anp-Cia.

Alla presentazione del progetto a Roma presente anche una delegazione istituzionale e di sindaci del savonese.

"Bene, poi, che l’intervento riguardi gli uffici postali, spesso unico presidio istituzionale nei piccoli centri abitati e, da sempre, punto di riferimento importante soprattutto per gli anziani che adesso -chiosa l’associazione - vanno assolutamente guidati in questo cambio di passo della PA". 

"Saranno, infatti, oltre 6 milioni gli over 65 potenzialmente interessati al nuovo servizio collocato negli uffici postali. Perché possano pienamente beneficiare di un servizio più snello ed efficace, andranno, dunque, supportati nelle varie procedure di utilizzo".ù

Su base provinciale, alta la percentuale interessata in provincia di Savona, in relazione alla forte presenze di over 65 e popolazione anziana, specie nelle zone dell'entroterra.

“Si evitino inutili discriminazioni - interviene il presidente nazionale di Anp-Cia, Alessandro Del Carlo -. Il progetto non può realizzare la transizione digitale che si prefigge, senza il coinvolgimento pieno dei suoi destinatari, che nei piccoli comuni sono per lo più gli anziani". 

"Allo stesso tempo riconosciamo un’inversione di tendenza di Poste Italiane, a seguito anche di tante nostre battaglie, affinché venissero assicurati alle aree rurali del Paese, servizi di prossimità strategici come gli uffici postali, fondamentali contro lo spopolamento e promotori di coesione sociale”.